Vini e Olio delle Trappiste di Vitorchiano
L’oro giallo, ma anche bianco e rosso. Ovvero: olio pregiato per impreziosire ogni piatto e vini da degustare con piacere.
In pochi forse conoscono a fondo la storia delle Trappiste di Vitorchiano, ma in tantissimi sicuramente hanno apprezzato i loro prodotti, in particolare l’olio extravergine di oliva e i vini bianchi e rossi. Prodotti della natura, realizzati con metodologie atte a preservare tutte le proprietà delle materie prime, ovvero olive e uve pregiate.
Le Trappiste di Vitorchiano
Prima però un accenno di storia, perché ci aiuterà ad apprezzare ancor di più la qualità dei prodotti di cui parleremo. Le Trappiste di Vitorchiano, piccolo comune in provincia di Viterbo, nel Lazio, seguono a Regola di San Benedetto dal sesto secolo, fin da allora si dedicano al lavoro dei campi, ricavando da orti e frutteti verdura e frutta per il sostentamento del monastero stesso.
Da diverso tempo le Trappiste hanno cominciato a produrre e vendere alcuni prodotti, tra cui l’olio extravergine di oliva e i vini bianchi e rossi Coenobium, entrambi provenienti dalle loro vigne coltivate con metodi naturali.
L’olio di oliva di Vitorchiano
L’Olio di oliva delle Trappiste di Vitorchiano è celebre in tutta Italia e anche all’estero perché ritenuto un olio di categoria superiore, ottenuto dalla spremitura di olive di varietà Canino, Frantoio, Leccino, Pendolino e Maurino. Tutte olive provenienti dall’oliveto di Vitorchiano, coltivato ancora oggi con i metodi antichi e dal 1993 utilizzando metodi dell’agricoltura biologica (ma non "certificata").
Il risultato di questa minuziosa attenzione è un olio d’oliva verde acceso, con riflessi dorati e un odore che ricorda l’oliva appena raccolta. Il sapore è intenso ma allo stesso tempo delicato, così da non coprire la pietanza su cui lo si utilizza. Sono infatti sufficienti piccole quantità per condire i piatti più disparati: carne, pesce, verdure e tanto altro.
Su Terra in Cielo è disponibile l’Olio Extravergine di Oliva di Vitorchiano nel formato da 50 cl, perfetto da portare a tavola tutti i giorni.
I vini di Vitorchiano
I vini delle Trappiste di Vitorchiano sono prodotti esclusivamente dalle uve raccolte nei vigneti del Monastero, dove i terreni vengono lavorati da tempo immemore direttamente dalle monache. Dal 1993 i vigneti sono coltivati secondo il metodo dell’agricoltura biologica (ma non "certificata") e i vini sono ottenuti con metodi naturali, senza l’uso di chimica di sintesi.
Un fattore fondamentale che fa capire come il metodo di produzione di questi vini sia fatto in modo naturale è che la disponibilità nel mercato varia a seconda delle annate.
Perché il Coenobium è un vino speciale? Perché le vigne del monastero sono radicate su un terreno magmatico roccioso, chiamato peperino, un terreno particolare e unico nel suo genere per sostanze e minerali presenti.
Il vino Coenobium
Il vino Coenobium è prodotto dalle Trappiste di Vitorchiano con uve Trebbiano (45%), Malvasia (35%), Verdicchio (20%), tutte coltivate nei terreni della clausura monastica secondo metodi naturali, senza l'uso di trattamenti di chimica di sintesi.
Nel calice si presenta con un colore paglierino e una leggera velatura dovuta alla scelta di non sottoporre il vino a filtrazioni. Gustare per credere.
Il vino Coenobium Ruscum di Vitorchiano
Il Coenobium Ruscum è un vino bianco IGP prodotto da uve Trebbiano (45%), Malvasia (35%) e Verdicchio (20%), coltivate senza l'uso di trattamenti di chimica di sintesi. Ha una fermentazione di 15 giorni, effettuata con le bucce, il che ne conferisce un sapore unico.
Il Coenobium Ruscum, l’unico vino macerato delle Trappiste di Vitorchiano, è la punta di diamante della produzione, lavorato con metodi artigianali e senza aggiunta di chimica, prodotto in collaborazione con il grande vignaiolo Giampiero Bea.
Il vino Benedic di Vitorchiano
Il Benedic di Vitorchiano è un vino rosso ottenuto da uve Sangiovese, Ciliegiolo e Merlot, dopo una macerazione spontanea di 15 giorni e senza processi di stabilizzazione forzata.
Il Benedic è un vino particolarmente apprezzato perché giovane e leggero, morbido e molto gradevole al palato, dal profumo vivace e dal gusto fruttato e fresco. Il Benedict dà il meglio di sé se servito alla temperatura di 14°-16°.
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