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I liquori pregiati della Chartreuse: misteri, una storia centenaria e 130 erbe

Oltre quattro secoli di storia. Più di 150 anni di ricerche meticolose per svelarne la ricetta segreta. Parliamo di uno dei liquori monastici più conosciuti e pregiati al mondo: Chartreuse.

Gli amanti del buon bere lo conosceranno sicuramente, con le sue bottiglie inconfondibili e soprattutto il suo sapore unico. Chi non ha mai avuto il piacere di assaggiarlo, potrà scoprirlo in questo articolo e magari decidere di provarlo, o - perché no - anche regalarlo.

La storia del liquore Chartreuse

Partiamo dal nome. Les Chartreux sono proprio i Certosini, ovvero i monaci che per primi scoprirono dopo tantissimi anni di ricerche la ricetta originale del liquore, partendo da un manoscritto datato 1605 di François Hannibal d'Estrées. Il risultato di questo lavoro certosino (ed è proprio il caso di dirlo) arriva nel 1764, con la ricetta originale dell’Elixir Végétal. Gli anni passano, si arriva all’inizio del XIX secolo e viene sviluppato un nuovo Elisir, anzi due: lo Chartreuse Verte (verde) e lo Chartreuse Jaune (giallo).

Perché è stato così difficile il lavoro di ricerca della ricetta segreta originale? Innanzitutto perché la vita dei certosini nei 700 anni di storia non è stata affatto rose e fiori. Il cammino dell’Ordine è stato minato da una valanga, otto incendi e la peste, che fece molte vittime tra i certosini. Nel XVII secolo poi la Rivoluzione Francese che portò ad anni di cessione del manoscritto e scontri politici, durante i quali i certosini furono addirittura espulsi dal Regno di Francia.

E poi bisogna considerare che è realizzato utilizzando ben 130 piante ed erbe. E nonostante siano passati così tanti anni, conserva ancora un alone di mistero ed è impossibile riprodurlo senza i libri originali. Un liquore così emblematico da essersi inserito a pieno titolo nella cultura francese e non solo. Basti pensare che già nel 1825, gli scritti attestavano lo sviluppo di un nuovo Elisir della salute con virtù medicinali tali da combattere la terribile epidemia di colera che avrebbe devastato la Francia e l'Europa nel 1832.

I certosini crearono il marchio Chartreuse nel 1840 così da iniziarne la commercializzazione. Oggi parleremmo di una startup innovativa, dal momento che gli incassi del primo mese del 1841 furono pari alle vendite di tutto l’anno precedente.

L’Elisir ha attraversato anche periodi più bui, scontrandosi con la crisi dell’alcool avvenuta in America in diverse decadi del Novecento, ma è ancora oggi uno dei liquori più conosciuti al mondo, preferito da personaggi come Quentin Tarantino, Bruce Springsteen, Franck Zappa e molti altri.

Tutto parte da qui: Chartreuse Elixir Végétal

Anno 1605, il duca di Estrees affida ai Certosini un manoscritto recante una misteriosa ricetta composta da 130 piante che avrebbero potuto dare origine a un “Elisir di lunga vita”. Un secolo di ricerche e perfezionamenti e il prodotto finale nato nel 1764: Elisir Vegetale della Grande Chartreuse.

All’inizio fu distribuito come prodotto di cura alle popolazioni locali, soprattutto durante la crisi del colera del 1832. Frate Carlo fu il primo a commercializzarlo nei mercati locali, scendendo ogni giorno su un asino dal monastero. La particolarità è che dal 1764 la ricetta dell'Elisir è rimasta invariata.

La sua preparazione richiede diverse settimane di lavoro, ma il risultato è straordinario. Un cordiale, digestivo, tonico che può essere gustato in vari modi: puro in un cucchiaino, in tisana con miele e limone, su una zolletta di zucchero o una meringa, in una tazza d’acqua per combattere la stanchezza o infine in un cocktail che si presta a note erbacee. Da bere con moderazione visti i suoi 69°.

I classici: Chartreuse Verte e Chartreuse Jaune

Chartreuse Verte

Creato nel 1840, è il primo liquore derivante dalla ricetta originale dell'Elixir Végétal de la Grande Chartreuse. Era così popolare che padre Garnier, allora avvocato e responsabile dei liquori certosini, decise di chiamarla ufficialmente Chartreuse Verte, registrando il marchio nel 1852.

Lo Chartreuse Verte ha un carattere unico e il suo colore verde è assolutamente naturale: è infatti composto da 130 piante, fiori, cortecce, radici e spezie. Com’è? All’olfatto erbaceo e pepato, al palato un sapore di mentolo, linfa di pino e note agrumate. 55° di unicità.

Chartreuse Jaune

Anche lo Chartreuse Jaune è stato creato nel 1840 e ispirato sempre dell'Elixir Végétal, è meno alcolico del Verte con 43°. Si caratterizza per la sua dolcezza, per i profumi speziati e il colore naturale delle 130 piante utilizzate per la preparazione. Tra le tante particolarità, questa rappresenta in qualche modo una variante della Chartreuse Verte, in quanto la formula è stata adattata per la produzione di un liquore più dolce e meno alcolico. Definita da molti "la regina dei liquori" proprio per la sua dolcezza e rotondità, ha questa colorazione gialla per via degli ingredienti utilizzati, in particolare miele e zafferano.

Lo Chartreuse Jaune ha una struttura morbida, con sentori di curcuma, agrumi e anice. E per finire, delle note floreali che ne prolungano la degustazione.

Come consumarli

Chartreuse Verte e Chartreuse Jaune sono perfetti come digestivi, da assaporare con calma per scoprirne tutti i sapori e il potere aromatico. Si consiglia di servirli freschi, tra 12° e 13° o magari con ghiaccio. Utilizzato anche come ingrediente nei cocktail dal XIX secolo, apporta sottigliezza e morbidezza.

Per i veri intenditori: i Cuvée speciali

I veri amanti dei liquori e gli intenditori conosceranno sicuramente le riserve speciali preparate dai monaci certosini francesi. Sono i fuori all’occhiello della produzione monastica, due bottiglie dall’alto valore anche simbolico: Chartreuse VEP Jaune e Chartreuse VEP Verte. V.E.P. è una sigla che significa Invecchiamento Eccezionalmente Prolungato ed è un marchio esclusivo della Chartreuse.

Un’altra particolarità è che questi liquori restano per 10 anni in botti di rovere ultracentenarie e quando vengono imbottigliati, vengono numerati e sigillati con la cera che replica lo stemma del Monastero della Chartreuse.

Chartreuse VEP Jaune

Prodotto per la prima volta nel 1963 e con 42°, il liquore Chartreuse VEP Jaune viene distribuito in quantità limitate ogni anno vista la lunga preparazione. Le erbe sono le stesse contenute nello Chartreuse Jaune, ma a cambiare è appunto la maturazione di molti anni. La naturale patina che viene a crearsi, permette a questo liquore di far sviluppare aromi di grande complessità e lunga persistenza.

Chartreuse VEP Jaune

Anche il liquore Chartreuse VEP Verte è stato prodotto per la prima volta nel 1963 e anch’esso ogni anno viene commercializzato in quantità limitata. Un liquore tonico, invecchiato 10 anni in botti di rovere ultracentenarie. Il risultato sono un aroma una finezza incomparabili.

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