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6 cose che forse non sai sulle birre monastiche

Ecco alcune curiosità sulle birre d'abbazia e le birre Trappiste: le specialità prodotte dai monaci

Il mondo della birra è sempre più vasto e non è facile districarsi tra varietà, tipologie e gradazioni che sono continuamente in sviluppo. Su Terra in Cielo, però, vogliamo ovviamente concentrarci sulle birre monastiche, vere chicche per intenditori e non solo.

Partiamo innanzitutto dal primo elemento su cui fare chiarezza: la classificazione delle birre fra “Trappiste” e “d’abbazia”.

Alcuni associano a queste birre caratteristiche e profili sensoriali particolari, come un colore torbato, un sapore deciso e amaro o al contrario fruttato, a volte una gradazione mediamente alta; ebbene, non sono queste le caratteristiche che rendono una birra “Trappista”.

E allora quali sono? Capiamolo meglio e scopriamo le connotazioni delle birre Trappiste.

Agli albori della birra

Se oggi la birra è tra le bevande più conosciute e apprezzate, lo dobbiamo ai monaci benedettini del medioevo. Eh sì, perché sono loro ad aver - per così dire - inventato e perfezionato nei secoli il savoir-faire che oggi caratterizza non solo le birre monastiche, ma anche le birre in senso più generale.

Furono proprio i monaci Benedettini che nel medioevo iniziarono a produrre una bevanda simile alla birra con lo scopo di eliminare i batteri e le impurità dall’acqua non sempre pulita a loro disposizione, onorare la loro vita fatta di preghiera e lavoro, e bilanciare la loro alimentazione talvolta povera e austera.

A quei tempi però, la birra non somigliava ancora a quella che conosciamo oggi. È nel XII° secolo che la benedettina Santa Ildegarda da Bingen (1098 – 1179) segna una svolta nella storia della birra, ridefinendola in modo più vicino a quella dei nostri giorni. Ildegarda da Bingen, infatti, durante i suoi numerosi e celeberrimi studi sulle piante officinali, scopre le impareggiabili virtù del luppolo; a tal proposito scriveva: “Combatte alcuni tipi di fermentazioni nocive delle bevande e permette di conservarle più a lungo”.

Fu così che i monaci introdussero l’uso del luppolo in infusione nel malto, sostituendo le altre piante amare che usavano per aromatizzare la loro bevanda, e migliorando secolo dopo secolo l’arte e la tradizione brassìcola monastica.

Cosa significa “Trappista” e da dove ha origine questo nome?

La parola “Trappista” fa riferimento a un particolare ordine monastico Benedettino, che nacque in Francia a seguito della cosiddetta riforma della Trappa del 1664: i Cistercensi della Stretta Osservanza. I monaci appartenenti a questo ordine vivono secondo la regola di San Benedetto “ora et labora”, aspirando però al ritorno a una “primitiva austerità”.

Come si identifica la birra Trappista? Quali sono le sue caratteristiche?

A dispetto di ciò che si crede, le birre Trappiste non coinvolgono particolari tratti di gusto o colore; devono invece rispettare alcune condizioni “normative” tanto stringenti che solo una quarantina di birre al mondo possono vantare il rarissimo logo “Authentic Trappist Product”.

Quali sono dunque questi criteri?

  • La birra deve essere rigorosamente prodotta all’interno dell’abbazia;
  • deve essere rigorosamente prodotta dai monaci o sotto il loro diretto controllo.
  • tutti i ricavi devono essere devoluti al sostentamento dell’abbazia o di altre abbazie bisognose, o a opere caritatevoli.

E la birra d’abbazia?

Come abbiamo visto, per poter definire una birra “Trappista”, i requisiti sono piuttosto rigorosi. Alcuni monasteri o abbazie non riescono però a garantire una manodopera interna al monastero sufficiente alla produzione, o soffrono di una mancanza di spazi per poter soddisfare una produzione commerciale, dovendo così affidare alcune fasi del processo a laboratori esterni, per poter offrire un prodotto eccellente e tradizionale, pur conservando la proprietà della ricetta.

Tutti i monaci o le monache Trappiste producono birra?

Assolutamente no. Alcuni si dedicano a tutt’altro tipo di produzioni, non sempre di alimenti o bevande.
Ci sono monasteri trappisti che fanno dolciumi e deliziose cioccolate, marmellate e confetture, olio, formaggi e tanti altri prodotti.

Autentici esempi di birre Trappiste o d’abbazia dall’Italia e dal mondo

Le più famose birre Trappiste e d’abbazia europee sono senza dubbio le birre prodotte dai monaci belgi e olandesi, ma anche i monaci italiani hanno una tradizione secolare molto rilevante.

Sul fronte delle birre d’abbazia italiane, da apprezzare particolarmente la birra Cascinazza (premiata con la medaglia d'argento al prestigioso concorso internazionale Brussels Beer Challenge nel 2014), nelle varianti Blond, Amber, Bruin e Kriek: una speciale birra alle amarene, tipicamente belga.

La birra Cascinazza Amber è appunto di color ambrato-aranciato, una birra non filtrata e non pastorizzata, rifermentata e affinata in bottiglia. Si presenta piacevolmente fresca e con sentori di miele, scorza d'arancia, bergamotto e spezie. Ha un buon corpo ben equilibrato e la temperatura di servizio è intorno ai 10-12 gradi.

La birra Cascinazza Blond è chiaramente bionda, leggera e dissetante. Una birra composta da una miscela di luppoli. Al palato risulta fresca, con sfumature fruttate e un retrogusto persistente, piacevole corposità. Ottima da degustare da sola o durante i pasti. Questa è la birra premiata con la medaglia d'argento nel 2014 al concorso internazionale BBC per la tipologia Pale & Amber Ale / Trappist Style Blond.

La birra Cascinazza Kriek ha un bel colore rosso, una schiuma compatta e cremosa e presenta sentori di ciliegia e amarena. Una birra gradevolmente amara e fruttata. La Tradizione vuole che questa birra venga bevuta in un particolare bicchiere a forma di clessidra con manico in legno, che permette lo sprigionarsi di tutti gli aromi di questa birra unica.

La birra Cascinazza Bruin si caratterizza per il grande equilibrio; molto corposa ma di facile bevibilità. La ricchezza di aromi e sapori mette in secondo piano il tenore alcolico medio-alto e l'equilibrio tra luppolo e malto rende questa birra bruna molto piacevole al palato. Al naso note tostate e di malto si uniscono a sentori fruttati di uva passa, prugna California, rum e vino passito. Temperatura di servizio: 10-12°.

Un'altra birra da provare è la Nursia, prodotta dal Monastero San Benedetto di Norcia. Nello specifico questo monastero produce tre varianti: Nursia Triple, Nursia Bionda, Nursia Extra.

La birra Nursia Tripel è ambrata e artigianale, una birra doppio malto prodotta secondo la tradizione monastica belga. Gusto deciso, con note agrumate, bilanciato e amaro, di buona persistenza al palato.

La birra Nursia Bionda ha un gusto leggero, equilibrato e poco amaro, di buona persistenza. Il suo aroma fresco è esaltato da sentori di coriandolo e scorza di limone.

La birra Nursia Extra ha invece una tonalità marrone scuro con luminosi riflessi rubino e una schiuma cremosa e spumosa. Il suo aroma? Note di lievito fresco, frutti di bosco e un tocco di cacao.

Per le birre Trappiste italiane, da assaggiare è quella dell’abbazia Tre Fontane, caratterizzata dai decisi sentori di eucalipto, in onore ai 125.000 esemplari piantati dai monaci nel 1873 tutt’intorno all’abbazia per bonificare i terreni paludosi su cui sorgeva. L'abbazia delle Tre Fontane produce tre tipologie di birra: Tripel, Dubbel e Scala Coeli.

La birra Tre Fontane Tripel è chiara, fruttata, balsamica e intensa. Una birra ad alta fermentazione molto forte, dal complesso aroma di malto e il deciso sentore di eucalipto utilizzato come spezia.

La birra Tre Fontane Sinergia 21 Dubbel è una scura e nasce dalla collaborazione tra le Comunità dei Monaci Trappisti delle Tre Fontane, di Rochefort e Westmalle, storici birrifici trappisti italiani e belgi. Birra dal colore bruno rossastro, rifermentava in bottiglia, caratterizzata da piacevoli note di malto, cioccolato e caramello.

La birra Tre Fontane Scala Coeli è una birra bionda ad alta fermentazione prodotta nel cuore di Roma dai Monaci Trappisti delle Tre Fontane. L’aggiunta di scorze d’arancia amara e una attenta selezione di malti e luppoli la rendono di facile bevuta e piacevolmente amara.

Insomma, non vi resta che scegliere tra la nostra selezione di birre rigorosamente Trappiste e d’abbazia per degustarne ogni sfumatura e assaporarne storia e tradizione. Salute!

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